Il segmento testuale In sostanza è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 1168Entità Multimediali , di cui in selezione 23 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 221
Brano: [...]si dopo lo scioglimento decretato dallo zar, di formare un governo provvisorio. Il soviet si riservava il diritto di controllare l’attività del governo provvisorio per quanto riguardava l’introduzione delle libertà democratiche e la convocazione dell’Assemblea Costituente, ma non poneva condizioni riguardo alla politica immediata, soprattutto su tre questioni fondamentali: conclusione della pace, riforma agraria, giornata lavorativa di otto ore. In sostanza si venne a creare una duplicità di poteri: il soviet, pur avendo il consenso delle masse e la forza delle armi dei rivoltosi, aveva ceduto il potere; il governo provvisorio, pur avendo un potere nominale, non disponeva di forze reali in grado di soffocare la rivoluzione. Il governo provvisorio lasciò intatto il vecchio apparato burocratico, limitandosi a sostituire i governatori con dei commissari; conservò intatta la legislazione zarista, lasciando al loro posto pro
curatori e giudici; non toccò i titoli nobiliari; per cui la nobiltà (come del resto la borghesia, il clero e i mercanti), m[...] [...]ione. Il governo provvisorio lasciò intatto il vecchio apparato burocratico, limitandosi a sostituire i governatori con dei commissari; conservò intatta la legislazione zarista, lasciando al loro posto pro
curatori e giudici; non toccò i titoli nobiliari; per cui la nobiltà (come del resto la borghesia, il clero e i mercanti), mantenne ricchezze, diritti e privilegi; non concesse la giornata lavorativa di 8 ore; non iniziò trattative di pace. In sostanza
il governo provvisorio si limitò a emettere solo alcuni provvedimenti largamente scontati: ristabilì i diritti costituzionali in Finlandia, promise la creazione di una “Polonia indipendente”, emanò un decreto « sulla liquidazione delle limitazioni confessionali e nazionali » senza peraltro riconoscere il diritto di tutti
i popoli non russi all'autodeterminazione.
La rivoluzione d'ottobre
Il 3 (16) .4.1917 giunse a Pietroburgo, dopo un lungo periodo passato nell'emigrazione, Lenin. Fin dal suo primo discorso alla Stazione, il capo bolscevico parlò della necessità di creare una repu[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 201
Brano: [...]a « la costituzione di associazioni professionali e sindacali di mestiere », che le Sezioni professionali dovevano avere « fini esclusivamente spirituali e religiosi », e dovevano favorire il buon funzionamento del sistema corporativo; si concordava che le associazioni giovanili dovessero astenersi da « qualsiasi attività di tipo atletico e sportivo, limitandosi soltanto a trattenimenti di indole ricreativa ed educativa con finalità religiose ». In sostanza, grazie al conflitto del 1931, il fascismo aveva ottenuto di delimitare più strettamente il campo di attività dell’Azione cattolica; questa rimaneva però saldamente sotto il controllo del Vaticano anche se, pur con qualche riserva ideologica, veniva pienamente ribadita la politica di appoggio al regime. Gli anni che seguirono al 1931 furono infatti quelli della massima intesa fra Azione cattolica e fascismo. AI pari del clero, le organizzazioni cattoliche furono in prima linea nel sostenere le principali iniziative della politica fascista, in particolare la guerra di Etiopia. L’aiuto dato dai[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 229
Brano: [...]ivamente da Casse di risparmio, da altri istituti di credito di diritto pubblico, da banche di interesse nazionale, da istituti di previdenza e assicurazione; le azioni intestate a privati vennero rimborsate.
Dato che l’istituto non è mai stato nazionalizzato, neppure dopo la seconda guerra mondiale, e per quanto non possa più compiere operazioni bancarie dirette (ma solo operazioni di risconto e di ben limitate anticipazioni), esso è rimasto In sostanza la banca delle banche; formalmente autonoma, la Banca d’Italia rappresenta perciò una leva di potere economico di grande importanza, in grado di modificare con la sua azione le decisioni di politica economica prese dal governo. Durante il regime fascista, l’acquiescenza del governatore della Banca d’Italia Azzolini alle decisioni più reazionarie fu incondizionata. Nel quadro della politica di autarchia (v.), mentre le democrazie occidentali seguivano una politica di moneta manovrata e di svalutazione, nel
1934 fu decretato il monopolio delle divise e dei cambi, già in atto nella Germania n[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 558
Brano: [...]tata limitata da leggi restrittive suH'importazione, applicate soprattutto per arginare la valanga di pellicole americane. I mercati di sbocco dei nostri film erano scarsi: Germania, Spagna, l’impero... Questo stato di cose favorì, subito dopo la liberazione di Roma, la nascita di tentativi produttivi indipendenti, fortunosi, affidati al caso. Oppure il presentarsi, come produttori, di associazioni e gruppi al di fuori del mondo cinematografico. In sostanza la libertà produttiva fu massima, in misura direttamente proporzionale alla scarsezza di capitali e mezzi. Molti film furono così realizzati da associazioni partigiane, tipo A.N.P.I. o Corpo Volontari della Libertà, oppure da organismi legati alle truppe di occupazione, quali il « Foreign film production », che collaborò alla realizzazione di Paisà nel 1946. Altri tentativi vennero fatti (ma già in un periodo posteriore) con formule cooperativistiche: Achtung banditi!, di Lizzani, fu prodotto dalla Cooperativa spettatori produttori cinematografici (C.S.P.C.).
È evidente che nessuno di ques[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 600
Brano: '
Comitato centrale di liberazione nazionale
naie, la insurrezione nazionale contro l’occupante ».
Il C.C.L.N. affermò nello stesso tempo la propria autonomia di fronte al governo di Brindisi e respinse perciò la nomina, fatta dal governo Badoglio, del generale Armellini a sindaco di Roma. In sostanza, fino a tutto il gennaio 1944 il C.C.L.N., anche se non potè svolgere che un’attività pratica di organizzazione molto ridotta, per le particolari condizioni in cui si trovava la città di Roma,, pressoché tagliata dal resto del territorio occupato, espresse una valida direzione politica sui problemi essenziali della lotta di liberazione (funzione del C.L.N., unità del movimento partigiano, condanna dell’attesismo, obiettivo insurrezionale, autonomia nei confronti del governo Badoglio). Ma questa linea veniva elaborata mentre era aperta la prospettiva di una pronta liberazione della città, e di[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 231
Brano: [...] anche per diretta iniziativa dei comandanti di grandi unità, qualora ciò fosse richiesto da situazioni d'emergenza. Nel pomeriggio del 6 settembre Roatta emanò il promemoria n. 1 diretto ai capi di stato maggiore delle tre Armi e confermante la Memoria O.P. 44. E in un promemoria n. 2, diramato subito dopo, fu fatto
il primo accenno esplicito aH’armistizio per indicare, sempre in modo generico, i compiti spettanti nel caso ai Comandi stessi, In sostanza, venne lasciata a ciascun comandante la responsabilità di assumere verso le forze germaniche l'atteggiamento più adatto alla situazione. L’unica direttiva concretamente formulata era quella di « dire francamente ai tedeschi che, se non faranno atti di violenza armata, le truppe italiane non prenderanno le armi contro di loro, non faranno causa comune con i ribelli, né con le truppe angloamericane che eventualmente sbarcassero ».
L'ordine di applicazione della Memoria O.P. 44 non venne quindi mai impartito. Subito dopo la proclamazione dell'armistizio lo Stato Maggiore si preoccupò solo di [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 43
Brano: [...] La solidarietà di classe dei piccoli e medi produttori « indipendenti » viene minata dalla subordinazione imposta dal grande capitale monopolistico a questi ceti che, per sopravvivere, si sentiranno spinti a sostenere talune trasformazioni economicosociali e di controllo democratico propugnate dal proletariato. Lenin sostiene quindi che, raggiungendo la fase imperialistica, il capitalismo fa maturare le condizioni per la rivoluzione socialista. In sostanza il trapasso dal capitalismo premonopolistico all'imperialismo crea condizioni nuove e più favorevoli alla lotta della classe operaia per il socialismo.
Sviluppo storico
Storicamente la trasformazione del capitalismo in imperialismo ha iniziato a verificarsi verso la fine del secolo XIX, a seguito dell'impetuoso sviluppo della tecnica. L'energia
del vapore applicata ai trasporti terrestri e marittimi, l'introduzione dell'energia elettrica, la meccanizzazione dei processi produttivi e così via determinano un grandioso incremento della produttività del lavoro, quindi della produzione in[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 357
Brano: [...]to del paese non cambiò: nel lùglio 1955 vennero aboliti i 2 partiti politici sorti accanto al governativo True Whig Party (Partito dei veri liberali), al potere dal 1878, e cioè ì'Independent True Whig Party e il Reform Party (quest'ultimo espressione della tribù Kru che si batteva per il graduale superamento dello sfruttamento schiavisticor di quel popolo) e Tubman venne ripetutamente rieletto alla presidenza (nel 1967, per la sesta volta).
In sostanza rimase quindi immutato il carattere oligarchico del regime liberiano a partito unico, così come permane il totale asservimento al capitale straniero (87% deH’investimento totale). Gli organismi sindacali esistenti sono controllati dal governo e il diritto di voto è limitato a quel 15% della popolazione che risulta possidente. Caratteristico della penetrazione del capitale finanziario statunitense in Liberia è l’uso crescentemente invalso di registrare navi straniere (soprattutto nordamericane, inglesi e greche) sotto bandiera liberiana per sottrarre gli armatori e i proprietari alle leggi fis[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 519
Brano: [...]che aprisse la via alla soluzione pratica dei problemi della Cina.
Nel caso di una personalità intellettuale e di un politico e statista quale Mao Tsetung, è particolarmente difficile distinguere la
portata del contributo diretto e individuale da lui dato al processo storico dal significato, dalle caratteristiche, e dai condizionamenti intrinseci nel fenomeno sociale, culturale ed economico generale nel quale la sua opera è stata inserita. In sostanza è difficile distinguere il contributo dato da Mao alla lotta del popolo cinese per portare al successo la sua rivoluzione sociale e nazionale, dall’influenza operata su Mao stesso dalla spinta rivoluzionaria delle masse cinesi e dal loro successo nella lotta contro l’oppressione e lo sfruttamento.
Scendendo a problemi più particolareggiati, è del pari difficile stabilire il rapporto dialettico tra l'operato di Mao e quello del Partito comunista cinese, tra il corso complessivo del fenomeno culturale costituito dalla « modernizzazione » della Cina e la sua originalità teorica: per questo no[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 712
Brano: [...] fra il 13 e il 20 le autorità naziste e fasciste si trovarono alle prese con uno sciopero che era una vera e propria rivolta. Iniziato, oltre che alla Breda, in altre aziende di punta (Innocenti, Magnaghi, Ercole Marelli, Magneti Marelli, Olap, Pirelli, Radaelli, Elettromeccanica Lombarda, Moto Garelli)
lo sciopero si estese poi alla Caproni, alla Falck, all’Alfa Romeo, alla Brown Boveri Tecnomasio Italiano e a una miriade di aziende minori. In sostanza si trattava della prima prova di forza contro l’occupazione tedesca, nel cui ambito i padroni svolgevano un ruolo di sfruttamento autonomo rispetto a quello dei fascisti e dei nazisti. Quando le delegazioni operaie si presentarono alle direzioni per porre le proprie rivendicazioni (raddoppiamento dei salari, indennità giornaliera da 10 a 18 lire, premio di 500 lire per i capifamiglia e di 350 per gli scapoli, liberazione dei detenuti politici, esonero dall’arruolamento nelle file dell’organizzazione tedesca di lavoro obbligatorio Todt per i sospesi dalla fabbrica, miglioramenti radicali nelle[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine In sostanza, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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